Un aperitivo

Bene, sono pronto per l’ultimo controllo. I drink ci sono; i cocktail pure. Le quantità industriali di snack, fingerfood, stuzzichini e relativi stuzzicadenti sono presenti e strategicamente collocate nei punti più a portata di mano del salotto, completi di cucchiaini scintillanti e una colonna traiana di piatti. Calici immacolati senza graffio né impronta digitale. Divani meticolosamente disposti a semicerchio intorno alla fonte della dannazione enogastronomica eterna, pronti ad accogliere la falange di vittime del sacrificio mangereccio, indisturbate e comode. Sgabelli e sedie pieghevoli di fortuna per gli hater delle divanità. Mi pare ci sia tutto, ma non posso fare a meno di detergere un improvviso sudore gelido che mi imperla la fronte: il prosciutto andrà bene? Le olive piaceranno a tutti? I divani saranno abbastanza comodi? Prima che il mio cervello riesca a formulare una risposta, un esercito di parenti, amici, conoscenti e passanti sconosciuti sfonda la porta d’ingresso, viola il sacro spazio del mio salotto e si getta quasi a peso morto sul tavolo e sui divani. Nel giro di un’ora tutto lo spazzolabile è stato spazzolato – tappeto escluso, quello dovrò pulirlo io – e la mia utilità si è esaurita. Così come sono arrivati, se ne vanno. Trascorro il resto della serata a piangere amare lacrime di inutilità su uno dei divani… no, no, no, NOOOOO! E di colpo, penombra e suoni ovattati. Poi uno sparo e delle grida di esultanza. Con grande sfoggio di abilità nel gestire il controller, la Giusy ha piantato una pallottola nel personaggio del Beppe dalla lunga distanza; Serena e Marco la incitano a continuare mentre Luca e la Betty mi guardano strano. “Ma Gigi! Che fai, dormivi?”. Osservo il tavolo, stralunato: il cibo e le bevande sono ancora (quasi) tutti lì e in salotto ci siamo solo noi sette. Una volta spiegato l’incubo, ci facciamo tutti un’allegra risata. “Povero Gigi!”, mi fa la Betty, “tutta la roba che hai preparato è ancora qui, non ti preoccupare. Tra l’altro, complimenti, è tutto buonissimo! Chissà qual è il segreto…”.

Ripensando alle parole della Betty, mi sono semplicemente fatto consigliare da un’amica la linea di aperitivi pronti Melimangio dei F.lli Polli: si tratta di una linea pensata appositamente per gli aperitivi, con prodotti che si possono consumare al naturale o incorporandoli in ricette gustose. E io, che in cucina sono un fallimento cosmico, mi ci sono trovato davvero bene: è bastato disporre in un bel piattone un po’ di Funghetti grigliati con julienne di peperoni, inframmezzati da qualche Oliva bella di Cerignola piccante e dai Peperoncini dolci a goccia. Il mix di colori e sapori ha fatto un numero incredibile di vittime. Su un altro vassoio ho disposto da una parte i Carciofini grigliati con arancia e dall’altra lo Scalogno con grani di senape, separandoli con una bella montagnetta di rettangoli di pane tostato. Sul finire dell’aperitivo, grandi applausi per il Radicchio grigliato e noci servito su fette di pane carasau e accompagnato dai Pomodori secchi con capperi.Visto che è andata così bene, forse la prossima volta oserò di più lanciandomi in qualche ricetta!

E adesso, visto che scrivendo mi è venuto un certo languorino e che è rimasto qualche avanzo, direi che concludo qui. Grazie F.lli Polli!